venerdì 15 maggio 2009

Nucleare - Arriva il sì del Senato. Nessuna autonomia di scelta a comuni e regioni

Mercoledì 13 maggio 2009

Siti top secret e protetti dall’esercito


Ieri è stato approvato il Ddl 1195 che dà sei mesi al governo per definire i criteri per la localizzazione dei siti nucleari.
Gli articoli 14 e 15 del Ddl specificano inoltre che le aree destinate alla costruzione delle centrali elettriche e dei siti di stoccaggio rifiuti saranno aree di interesse strategico nazionale, quindi segrete e protette dall’esercito, come le discariche di Napoli.
Il tuffo al passato che il governo si appresta a fare nei prossimi mesi, ignorando il referendum abrogativo del 1987 che "di fatto" ha sancito l’abbandono da parte dell’Italia del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico, riapre anche la questione sull’autonomia che comuni e regioni dovrebbero avere. In barba al tanto sbandierato federalismo, le centrali potranno essere costruite tramite un’ unica autorizzazione che varrà come nulla osta, atto di assenso amministrativo, concessione ed esproprio. Dal punto di vista burocratico, quindi, l’iter potrà essere fermato unicamente attraverso la valutazione di impatto ambientale. Per mettersi al riparo dai ricorsi il governo ha già stabilito che solamente il tribunale del Tar del Lazio, legittimato a corte suprema per tutto quello che riguarda l’energia.
Il ddl appare quindi come un lascia passare per i vicini di oltre alpe, con i quali Berlusconi ha già firmato febbraio gli accordi per la costruzione di centrali italiane classe Erp. L’edf, l’ente pubblico francese partner di Enel, ha quindi carta bianca.




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